Mese: Luglio 2021

Piste virtuali

Oggi in edicola ho trovato un allegato di Repubblica titolato “ITALIA IN BICI”: non mi mancano le guide, ma l’ho acquistato comunque per saggiare qual è l’informazione che arriva al grande pubblico.

Sono andato subito a curiosare tra i percorsi consigliati nella nostra zona (Pisa). Una delusione.

Intendiamoci: i percorsi suggeriti nell’area pisana sono certamente interessanti dal punto di vista culturale e paesaggistico, ma improbabili come proposte in bici (a meno di non rivolgersi a un pubblico molto selezionato).

Invece manca all’appello quella che notoriamente è la pista più bella e sicura: la ciclabile del “trammino”. Su questa pista, interamente in sede protetta, tutti possono pedalare dal centro di Pisa fino al mare, magari facendo tappa a San Piero a Grado per visitare la magnifica Basilica.

La pista del “trammino”: un percorso per tutti

Come si spiega questo bizzarro infortunio editoriale? Azzardiamo una spiegazione: alcuni dei percorsi proposti sono ripresi (senza citare la fonte) da due schede obsolete ancora presenti sul sito “Bicitalia”. Si tratta di due tracciati (sentiero dell’Arno pisano e pista del Serchio) realizzati dalle province di Pisa e Lucca circa 15-20 anni fa con materiali scadenti, e che nel frattempo si sono degradati quasi completamente: entrambi sono difficili o disagevoli da percorrere, quando non addirittura difficili da trovare. In un certo senso continuano a esistere, ma prevalentemente nella realtà virtuale.

Speriamo che il sempre maggiore interesse per le piste ciclabili, testimoniato anche da questa pubblicazione di Repubblica, possa in futuro spingere gli editori a collaborare con le associazioni locali della FIAB per produrre guide di alta qualità. E soprattutto speriamo che questo bizzarro infortunio editoriale sia di monito a chi, ancora oggi, continua a proporre piste ciclabili biodegradabili, destinate a dissolversi in pochi anni.

Se non ora, quando?

Lunedì in Commissione Urbanistica comunale è stato presentato il piano di riqualificazione dell’area produttiva di Ospedaletto. Tra i punti principali di questo pacchetto d’interventi c’è la realizzazione di nuovi marciapiedi, tuttavia il progetto non prevede l’inserimento di piste ciclabili. Ciò non solo contraddice le buone intenzioni enunciate nel PUMS ma, quel che è peggio, è una evidente violazione dell’art. 14 comma 2 bis Codice della Strada, ovvero la ben nota norma che prescrive di inserire un percorso ciclabile in occasione di ogni intervento di manutenzione straordinaria.

L’assessore Latrofa, chiamato in commissione a rispondere sul punto, ha detto che per ora il progetto non si cambia, in seguito magari si faranno anche altri interventi migliorativi.
Ma sperare di rimediare in futuro è velleitario: se le piste ciclabili non vengono inserite ora, non sarà possibile farlo in seguito, dato che per realizzare delle ciclabili si dovrebbero demolire i marciapiedi appena costruiti.
Inserire nel progetto già da ora dei percorsi ciclabili non è un costo aggiuntivo, ma un risparmio futuro, e è pure un passo indispensabile per accedere ai finanziamenti regionali destinati alla mobilità ciclistica.

Il mancato rispetto dell’art. 14 del CdS provoca dei veri e propri danni, e purtroppo questo non è l’unico caso recente in cui le prescrizioni di legge sono state aggirate. Infatti oltre a nuovi marciapiedi privi di ciclabile (a Cisanello, ma anche altrove) sono state perfino realizzate opere che rappresentano dei veri e propri ostacoli per i ciclisti: basti pensare la nuova rotatoria del CEP, o quella di San Piero, solo per citarne alcuni.

Per fortuna nel caso del progetto di riqualificazione di Ospedaletto siamo ancora in tempo per rimediare: chiediamo che il progetto venga integrato tenendo conto della mobilità ciclistica e che vengano quindi previsti dei percorsi ciclabili che interconnettano le varie aree, collegandosi alla pista ciclabile già esistente.
FIAB Pisa è come sempre disponibile a collaborare con l’amministrazione per apportare i necessari miglioramenti a questo progetto, progetto che speriamo di poter esaminare nel dettaglio in sede di Consulta della Bicicletta.

Il tragitto più bello

Nella seduta odierna del consiglio comunale di Pisa l’assessore Dringoli ha ufficializzato la sospensione del divieto di percorrere in bici piazza Duomo, in attesa di mettere a punto una misura che non penalizzi le bici. Le opzioni attualmente in esame sono la realizzazione di una corsia ciclabile sul lato sud della piazza, o un divieto specifico per i monopattini elettrici; in ogni caso sarà permesso transitare in piazza in sella alla bici, come è sempre stato.

Riteniamo che questa sia una decisione saggia: infatti vietando di pedalare in piazza Duomo si obbligavano le bici a ripiegare su percorsi trafficati e insicuri.

Inoltre questo divieto ci aveva molto preoccupato anche per un altro motivo: rappresentava un pericoloso precedente dato che, seguendo la stessa logica, si poteva arrivare a interdire alle bici anche altre zone pedonali, costringendo chi pedala a seguire percorsi sempre più lunghi e insicuri.

Ma il divieto ci aveva anche rattristato: pedalare tranquillamente, lontano dal traffico, in una delle piazze più belle del mondo è un piccolo piacere a cui chi abita a Pisa non vuole certo rinunciare.

Ringraziamo Serena Toninelli, autrice dello scatto che apre questo post, per averci concesso di utilizzarlo. Questa foto è uno dei prodotti selezionati e premiati nel concorso Scatto Matto! – Racconta la tua Università, organizzato dall’Università di Pisa nel 2019.

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