Mese: Gennaio 2023

Una questione di metodo

Grazie ai fondi del PNRR per il potenziamento delle ciclovie urbane Pisa ha l’opportunità di aggiungere degli importanti tasselli della rete ciclabile cittadina; in particolare è molto positivo che tale rete arrivi anche ai quartieri periferici, come il CEP.

Febbraio 2021: il nostro flash mob in via Fossa Ducaria, per chiedere un collegamento ciclabile sicuro per il quartiere del CEP.


Tuttavia la mancanza di visione rischia di sabotare lo sforzo economico del PNRR: per rimanere al caso del CEP, per connettere il quartiere alla pista del trammino bisognerà pesantemente rimettere mano alla rotatoria all’incrocio con viale D’Annunzio, realizzata solo tre anni fa senza tenere minimamente conto della mobilità ciclistica.

Oggettivamente pericolosa: tracce di un incidente alla rotatoria del CEP

Proprio per evitare questi errori progettuali le passate amministrazioni avevano istituito l’Ufficio bici e la Consulta della bici: il primo doveva gestire la regia di tutti gli interventi riguardanti la mobilità ciclistica mentre la Consulta avrebbe dovuto vigilare che gli interventi previsti tenessero adeguatamente conto delle esigenze di chi si muove in bicicletta.
Purtroppo negli ultimi anni l’Ufficio bici è stato depotenziato, mentre la Consulta viene sempre più spesso bypassata, perfino quando si tratta di realizzazioni di piste ciclabili.
Questa situazione ha favorito il moltiplicarsi di progettazioni discutibili quando non di vere e proprie aberrazioni progettuali: basti pensare alla nuova rotatoria di San Piero (all’uscita della Fi-Pi-Li) dove i lavori effettuati non hanno in alcun modo tenuto conto della mobilità ciclistica, nonostante il PUMS del Comune di Pisa prevedesse una ciclabile attraverso questo snodo.

La rotatoria di San Piero, pur essendo su un percorso ciclabile previsto dal PUMS, non contempla la mobilità ciclistica.

Lo stesso problema si è presentato anche con progetti che riguardano direttamente la mobilità ciclistica, come la pista in progetto per via Contessa Matilde. Qui l’amministrazione prevede di spostare la pista esistente sul lato mura, dove  l’attuale percorso pedonale verrebbe trasformato in un ciclopedonale promiscuo allargandolo a 3 metri. Una  scelta non  preventivamente concordata e comunicata in Consulta solo a cose fatte (dopo essere uscita sui giornali), che è estremamente discutibile, per vari motivi. Da un lato mette in conflitto bici, pedoni e monopattini, costringendoli alla promiscuità in uno spazio angusto. Dall’altro riduce lo spazio per la mobilità attiva, e non costituisce un ampliamento della rete ciclabile cittadina (dato che la pista sul lato nord verrebbe cancellata), e ciò viola le prescrizioni ministeriali (contenute nel DM 509 del 15/12/2021) mettendo a rischio il finanziamento del PNRR.
Crediamo quindi che sia opportuno mantenere la pista ciclabile sul lato nord di via Contessa Matilde, regolandola a senso unico (nel senso delle auto), in modo che sia a norma.

Ultimo, ma non per importanza, vorremmo che la progettazione della mobilità ciclistica procedesse con una visione coerente e lungimirante, con una regia unica, e soprattutto coinvolgendo attivamente la Consulta della bici: proprio questo modo di procedere ha permesso alla nostra città di ottenere ottimi risultati, come per esempio la pista del trammino.

La pista del trammino, tratto terminale della Ciclopista Arno: un successo targato FIAB

Ciclovia Tirrenica: a che punto siamo?

10 febbraio 2023, ore 17: La ciclovia Tirrenica in Provincia di Pisa
Auditorium Centro Maccarrone, via C. Battisti 14 – PISA

La ciclovia Tirrenica, da Ventimiglia a Roma, è inserita nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche, previsto dalla Legge di stabilità 2016.

Nel marzo 2022 il tavolo tecnico del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibile (MIMS) ha approvato definitivamente il Progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE) della ciclovia Tirrenica.
E’ un grande risultato, in cui il contributo di Fiab è stato determinante.

Ora è compito delle tre regioni e dei comuni interessati dal tracciato proseguire negli adempimenti progettuali per arrivare quanto prima ai primi cantieri. 

Con riferimento al tratto da Marina di Vecchiano a Calambrone, ne parleremo con i tre comuni interessati, il Parco di San Rossore, e Regione Toscana, con il contributo di Antonio Dalla Venezia che ha rappresentato Fiab al tavolo tecnico del ministero.


La notizia riciclata

Oggi la Nazione dà spazio alla lettera aperta che ormai un mese fa abbiamo inviato al sindaco Michele Conti, lettera in cui chiedevamo al sindaco di adoperarsi per chiedere che la legge finanziaria (allora ancora in discussione) non tagliasse le risorse per le ciclovie urbane.
Precisiamo che la pubblicazione del nostro appello non solo avviene fuori tempo massimo (la finanziaria, ormai legge, ha duramente tagliato i finanziamenti per le ciclovie, che passano da 94 a soli 10 milioni di euro) ma soprattutto omette il seguito.
Ovvero non dice che l’appello di FIAB è caduto nel vuoto: la maggioranza di centro-destra in consiglio comunale ha boicottato la mozione con cui la minoranza chiedeva di conservare i finanziamenti alle ciclabili facendo mancare il numero legale per la votazione.

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