Ieri abbiamo inviato al sindaco di Pisa Michele Conti una lettera aperta (che trovate qui sotto) chiedendogli di esprimersi contro la revoca dell’azzeramento del fondo residuo per le ciclabili urbane.
Analoga richiesta abbiamo avanzato oggi al consiglio comunale, chiedendo di approvare una mozione urgente sul modello di quella del consiglio comunale di Bologna; molti altri comuni italiani si sono già attivati per preservare il fondo per le ciclabili urbane.

FIAB ha anche lanciato un appello online: firma anche tu!

A partire dal primo gennaio 2023 il bilancio dello Stato non avrà più un euro per le ciclabili urbane. Il testo della Legge di Bilancio, “bollinato” dalla Ragioneria Generale dello Stato, è arrivato alla Camera dei Deputati, e nella nota integrativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è purtroppo stato subito evidente il taglio totale dei fondi residui. 

I 94 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024, che erano rimasti nel Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane e non ancora assegnati, verranno azzerati, compromettendo ogni prospettiva di sviluppo delle modalità di spostamento a impatto zero (mobilità attiva e micromobilità).

Ciò è ancor più grave se consideriamo l’arretratezza del nostro paese in tema di mobilità ciclistica, un dato certificato (se mai ce ne fosse bisogno) dal dossier “Non è un paese per bici” pubblicato pochi giorni fa da Clean Cities, FIAB, Kyoto Club e Legambiente. Da questo rapporto è evidente l’enorme gap di ciclabilità tra le città italiane e le leader in Europa: per colmare il ritardo del nostro paese sarebbe necessario quadruplicare i chilometri di percorsi ciclabili, per una spesa complessiva di 3,2 miliardi di euro. 

Per tutti questi motivi crediamo che azzerare il fondo sia una scelta dissennata, che compromette la transizione verso un sistema di trasporti più sostenibile, e condanna le nostre città a essere sempre più inquinate e intasate dal traffico.

Le chiediamo pertanto di far sentire la sua voce, e sostenere l’appello che FIAB, insieme a altre associazioni ambientaliste, ha lanciato: gli investimenti sulla mobilità ciclistica sono quanto mai necessari per rinnovare il sistema dei trasporti nelle nostre città, di conseguenza i finanziamenti non vanno eliminati, ma anzi devono essere aumentati per colmare il gap che ancora ci separa dai paesi più virtuosi. 

Perché senza sostenibilità, non c’è né sviluppo né futuro.

Post scriptum: l’appello per il mantenimento del fondo è stato presentato nella seduta del Consiglio Comunale del 13 dicembre dal consigliere Francesco Auletta, ma è stato boicottato dalla maggioranza di centrodestra, che non ha partecipato alla votazione facendo così mancare il numero legale.
La mobilitazione ha prodotto un piccolo risultato: il finanziamento per le ciclabili urbane non è stato azzerato, ma è stato fortemente decurtato, passando da 94 a 10 milioni.

Risultato della votazione: in verde i favorevoli, arancione i voti non espressi, in bianco gli assenti.