Autore: Carlo Carminati (Pagina 1 di 8)

La leggenda del parcheggio scambiatore

La scorsa estate l’amministrazione di Pisa ha realizzato un controverso parcheggio multipiano sul viale del Tirreno, tra Marina e Tirrenia. Un’operazione insensata non solo per i costi assurdi (più di 1,4 milioni di euro a fronte di un incremento di circa 40 posti auto), ma anche perché il luogo dove sorge il nuovo parcheggio è lontano dai limiti dell’abitato e dista ben due chilometri e mezzo dal centro di Marina.

Il nuovo parcheggio multipiano di fronte al mare

La risposta a queste obiezioni fu che si trattava di un parcheggio scambiatore. Ovviamente questa tesi è molto lontana dalla realtà, dato che un parcheggio per avere funzione di scambiatore deve essere collegato con un frequente servizio navetta al centro che deve servire; cosa che in questo caso manca. Tant’è vero che il parcheggio multipiano rimane semi-deserto per la maggior parte dell’anno, come peraltro i parcheggi adiacenti, tutti troppo lontani dal centro per essere attrattivi.

Si noti che spesso questi parcheggi non vengono usati nemmeno quando Marina viene presa d’assalto: per esempio in occasione del carnevale di Marina gli scambiatori erano semivuoti, mentre sulla ciclabile del trammino e sui prati adiacenti andava in scena la sagra del parcheggio selvaggio.

La vicenda del multipiano di Marina mostra come spesso la realizzazione di nuovi parcheggi comporti spese sproporzionate a fronte di un beneficio estremamente ridotto. Anzi, aumentare i parcheggi (o fare nuove strade) è un formidabile incentivo all’uso dell’auto privata, e si può arrivare al paradosso che realizzare nuove infrastrutture, oltre ad essere estremamente costoso, finisca addirittura per essere controproducente.

A questo proposito è istruttivo osservare come si è evoluto il tasso di motorizzazione a Pisa negli ultimi anni; il dato qui sotto rappresenta il numero di automobili per 1000 abitanti, e il grafico è tagliato per dare risalto alle variazioni (che sono ovviamente piccole, dato che è un indice che evolve lentamente).

Elaborazione fatta in base ai dati ACI reperibili su www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche/open-data.html

Dal grafico si vede che, dopo una iniziale fase di decrescita, nel 2014 il tasso di motorizzazione ha raggiunto un minimo (poco più di 580 auto per 1000 abitanti), poi ha ripreso a crescere, superando i 620 veicoli per 1000 abitanti nel 2022: in otto anni un incremento di circa 40 auto ogni 1000 abitanti, che in un comune di 90.000 abitanti corrispondono a 3.600 auto private in più. Auto che han bisogno di essere parcheggiate quando stanno ferme sotto casa, ma anche quando vengono usate per andare al lavoro, a fare la spesa, al mare …

Questi numeri dovrebbero suggerire la strategia giusta: piuttosto che realizzare nuovi parcheggi (i quali, oltre a costi esorbitanti, comportano consumo di suolo) sarebbe molto più conveniente mettere in atto politiche che disincentivino l’uso e il possesso dell’auto privata accompagnate a misure a favore della mobilità sostenibile. L’idea, in fondo, è semplice: se i parcheggi scarseggiano, cerchiamo di ridurre il numero di auto che necessitano d’essere parcheggiate.

In effetti il PUMS approvato dal Comune di Pisa nel 2020 prevede di ridurre il tasso di motorizzazione del 20% in 10 anni (il che vorrebbe dire andare da 620 a 500 auto ogni 1000 abitanti). Purtroppo finora l’amministrazione non ha fatto molto per centrare questo obiettivo, e anzi il tasso di motorizzazione è addirittura cresciuto invece che cominciare a diminuire.

Breaking news

Improvvisa svolta positiva nella vicenda del varco delle Gondole.

La questione è stata anche oggetto di un servizio di approfondimento di 50Canale, che è venuto con noi a fare un sopralluogo in loco; trovate il servizio nel video qui sotto al minuto 2’20” circa

Se non ora, quando?

Nel 2019 FIAB Pisa ha chiesto all’amministrazione comunale di realizzare alcuni interventi per dare continuità al percorso ciclo-pedonale ai piedi delle mura, al fine di rendere il centro più accessibile per chi si muove a piedi o in bici. A supporto di questa richiesta FIAB ha raccolto e consegnato all’amministrazione più di ottocento firme.

Tra gli interventi richiesti ce n’era uno che, oltre a essere cruciale, era anche molto semplice: aprire il varco nelle mura situato dietro i fabbricati dell’ex-ASL di via Zamenhof.

Purtroppo in questi anni il Comune non ha fatto nulla per realizzare questo nuovo collegamento, a dispetto del fatto che ormai aprire il varco sarebbe estremamente semplice, dal momento che attualmente il recinto del complesso dell’ex-ASL rimane aperto di giorno per permettere l’accesso a alcuni uffici della Regione Toscana situati nel complesso.

Leggi tutto: Se non ora, quando?
Il cancello di accesso all’area della ex-ASL di giorno è aperto. Sullo sfondo, il varco che andrebbe aperto.

Aprire questo varco è essenziale per agevolare chi si muove a piedi o in bici, è utile al commercio di prossimità, e servirà anche a chi si sposta in auto, in quanto si potrà più facilmente accedere ai numerosi servizi del quartiere parcheggiando l’auto fuori dalle mura, senza necessariamente ingolfare il traffico del centro. La richiesta di apertura è talmente sentita che recentemente è stata perfino parzialmente rimossa la transenna, creando un passaggio: una soluzione precaria e di fortuna in risposta a un’esigenza reale.

Chiediamo pertanto al Comune di attivarsi subito per aprire ufficialmente il varco di via Zamenhof mettendo in sicurezza il percorso ciclo-pedonale. Confidiamo inoltre che sia possibile accordarsi con la Regione Toscana per arretrare la recinzione dell’area ex-ASL qualche metro verso nord e realizzare un impianto di illuminazione, in modo che il passaggio possa rimanere aperto sempre: tutti i giorni, a tutte le ore.


Aggiornamento[12gen2024]: il Tirreno ha dato spazio al nostro appello dedicandogli un bell’articolo nella cronaca di Pisa.

L’articolo riporta anche la replica dell’assessore Dringoli, il quale giustifica il ritardo adducendo problemi relativi all’abbattimento di un rudere.
In realtà il percorso proposto da FIAB Pisa è già ora praticabile (e praticato), e non necessita di nessuna demolizione.

Occupazione permanente

A luglio abbiamo denunciato la vergognosa situazione in cui versa la ciclabile davanti al pronto soccorso di Cisanello. Purtroppo, nonostante la nostra segnalazione sia apparsa anche sul Tirreno, nei giorni e nei mesi successivi la situazione è rimasta immutata, come si vede da questo video girato venerdì scorso, proprio durante la Settimana Europea della Mobilità.

Di conseguenza oggi abbiamo ribadito il problema diffondendo un video, e chiedendo pubblicamente all’amministrazione di prendere provvedimenti.

Il nostro video è passato anche al TG di 50Canale

Ciclovia Tirrenica: a che punto siamo?

10 febbraio 2023, ore 17: La ciclovia Tirrenica in Provincia di Pisa
Auditorium Centro Maccarrone, via C. Battisti 14 – PISA

La ciclovia Tirrenica, da Ventimiglia a Roma, è inserita nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche, previsto dalla Legge di stabilità 2016.

Nel marzo 2022 il tavolo tecnico del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibile (MIMS) ha approvato definitivamente il Progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE) della ciclovia Tirrenica.
E’ un grande risultato, in cui il contributo di Fiab è stato determinante.

Ora è compito delle tre regioni e dei comuni interessati dal tracciato proseguire negli adempimenti progettuali per arrivare quanto prima ai primi cantieri. 

Con riferimento al tratto da Marina di Vecchiano a Calambrone, ne parleremo con i tre comuni interessati, il Parco di San Rossore, e Regione Toscana, con il contributo di Antonio Dalla Venezia che ha rappresentato Fiab al tavolo tecnico del ministero.


La notizia riciclata

Oggi la Nazione dà spazio alla lettera aperta che ormai un mese fa abbiamo inviato al sindaco Michele Conti, lettera in cui chiedevamo al sindaco di adoperarsi per chiedere che la legge finanziaria (allora ancora in discussione) non tagliasse le risorse per le ciclovie urbane.
Precisiamo che la pubblicazione del nostro appello non solo avviene fuori tempo massimo (la finanziaria, ormai legge, ha duramente tagliato i finanziamenti per le ciclovie, che passano da 94 a soli 10 milioni di euro) ma soprattutto omette il seguito.
Ovvero non dice che l’appello di FIAB è caduto nel vuoto: la maggioranza di centro-destra in consiglio comunale ha boicottato la mozione con cui la minoranza chiedeva di conservare i finanziamenti alle ciclabili facendo mancare il numero legale per la votazione.

Un collegamento strategico

La nuova pista in costruzione

Finalmente sono partiti i lavori per completare il primo ramo della ciclopista Tirrenica sul litorale pisano: la realizzazione di poche centinaia di metri di pista nel centro di Tirrenia permetterà di dare continuità a un percorso ciclabile in sede propria che da Pisa arriva fino al ponte di Calambrone, al confine con Livorno.


Riteniamo quindi sproporzionate le critiche di chi oggi si scaglia contro il Comune lamentando la soppressione di una decina di stalli blu sulla strada: la perdita di qualche parcheggio è ben poca cosa rispetto al completamento di un’infrastruttura di importanza nazionale, che permetterà ai molti turisti che affollano il nostro litorale di effettuare i propri spostamenti senza intasare le strade di traffico.

La zona interessata dai lavori


Tra l’altro osserviamo che nella zona i parcheggi non mancano, e gli stalli di carico/scarico necessari alle attività commerciali possono senza problemi essere recuperati in piazza Belvedere, a 20 metri dalla loro posizione attuale.
Vorremmo anche sottolineare che questa opera porterà vantaggi per tutti, dato che contribuisce a riqualificare la zona, e proprio le attività che affacciano sulla nuova pista avranno maggiori benefici da un’opera che migliora decisamente l’accessibilità pedonale e ciclabile.
Siamo convinti che eventuali piccoli disagi siano ampiamente compensati dai numerosi vantaggi, e saremmo ben lieti di confrontarci con tutti, compresi coloro che manifestano perplessità per illustrare, dati alla mano, come le ciclopiste rappresentino un formidabile volano per lo sviluppo turistico e il commercio.

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