L’attraversamento ciclabile teatro dell’ultimo omicidio stradale.

Ieri pomeriggio in via di Porta a Mare un automobilista ha travolto e ucciso una ciclista sull’attraversamento ciclopedonale della pista del Trammino. E’ una tragedia che ci addolora profondamente e ci sconvolge, un assurdo episodio di omicidio stradale nella nostra città, l’ennesimo: a luglio un altro ciclista è morto travolto sul viale del Tirreno, e solo un mese prima un ragazzo di sedici anni è stato ucciso da un automobilista che effettuava un sorpasso proibito.


L’incidente di oggi ci mostra che troppi automobilisti in città continuano a violare indisturbati le regole, e potenziali assassini circolano sulle nostre strade.
Queste tragedie non sono casi isolati, ma rappresentano la punta dell’iceberg di una diffusa violenza stradale: gli utenti deboli della strada, pedoni e ciclisti, rischiano costantemente di essere investiti perfino quando attraversano sulle strisce dato che agli automobilisti spericolati viene sistematicamente consentito di superare impunemente i limiti di velocità.
Da qualche anno di fatto sono diventati sempre più rari i controlli della polizia locale atti a ridurre gli eccessi di velocità e contrastare l’inosservanza delle più banali norme di precedenza di pedoni e ciclisti in ambito urbano.
Speriamo che questa amministrazione cambi rotta e si decida ad agire con
decisione per rendere davvero sicure le nostre strade, innanzitutto
intensificando i controlli. Le risorse per questo non possono mancare