Categoria: Enti locali

La qualità ripaga

Il comune di San Giuliano Terme sta ultimando un tratto di pista su via Goldoni che collegherà il centro di Ghezzano con la via dei Condotti, e quindi con Pisa. Questo nuovo percorso ciclabile potrebbe rappresentare un notevole progresso per la mobilità sostenibile:  viene finalmente eliminato il grave problema di sicurezza che rende improponibile l’uso della bici per molti di coloro che da Ghezzano devono spostarsi su Pisa.

Le piste non asfaltate sono spesso inagibili.

Ma affinché questo nuovo collegamento ciclabile sviluppi appieno il proprio potenziale deve essere realizzato con standard di qualità: deve avere un ampiezza adeguata, e soprattutto essere scorrevole. E qui c’è un problema: l’amministrazione di San Giuliano Terme non solo non ha provveduto a riqualificare il tratto di pista sterrato che corre lungo i condotti, ma sta realizzando anche il nuovo tratto di via Goldoni con le stesse caratteristiche, ovvero non asfaltato. Sembra quasi che questa amministrazione consideri la bicicletta solo uno strumento ludico, e non un mezzo di trasporto al pari dell’auto; ciò è in aperta contraddizione non solo col Codice della Strada, ma con le stesse politiche di promozione della mobilità sostenibile che hanno motivato il finanziamento di quest’opera.

L’esperienza ci insegna che le piste non asfaltate risultano poco attrattive: non incentivano l’uso della bici, e anzi spesso non vengono usate nemmeno da chi la bici comunque la usa. Piste realizzate con standard così scadenti sono poco proponibili per gli spostamenti quotidiani: in breve tempo si riempiono di buche e pozzanghere al centro, e vengono divorate dalla vegetazione ai lati.

FIAB Pisa chiede all’amministrazione di San Giuliano Terme di prevedere  a breve la ripavimentazione di tutto il tratto sterrato: solo così si potranno cogliere appieno i vantaggi di un percorso potenzialmente molto utile. Non farlo sarebbe un errore, anche sul piano comunicativo:  l’intera opera verrebbe percepita come uno spreco di denaro pubblico, visto che a causa del tratto sterrato sarebbe certamente sotto-utilizzata dai ciclisti.

Non sprechiamo questa opportunità: le ciclabili di alta qualità sono opere che cambiano le abitudini di spostamento, e proprio per questo trovano un larghissimo consenso. Basti pensare al tratto  della pista del trammino tra Pisa e Marina: una ciclabile molto utilizzata e amata, tanto che la sua utilità è evidente a tutti, perfino a chi non va in bici.

Il trammino: una ciclabile per tutti.

Ciclopista Arno: a che punto siamo?

RIASCOLTA GLI INTERVENTI
Leonora Rossi
Video sulla ciclopista del “trammino”
(tratto finale della ciclopista Arno)
Giovanni Cardinali
Giacomo Lucente
Massimo Dringoli
Alberto Paggetti
Massimiliano Angori

Il 1 aprile 2022 si terrà un convegno per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto della Ciclopista dell’Arno in Provincia di Pisa.

L’evento si terrà in presenza nell’auditorium Maccarrone (via C.Battisti 14, Pisa), ma si potrà seguire anche a distanza sul canale YouTube di FIAB Pisa.

Dato che i posti in sala sono limitati, per la partecipazione in presenza, oltre al GreenPass, è necessario prenotarsi usando il modulo online.

  • MASSIMILIANO ANGORI – Presidente Provincia di Pisa
  • MASSIMO DRINGOLI – Assessore alla mobilità Comune di Pisa
  • GIOVANNI CARDINALI – Gruppo tecnico nazionale Fiab
  • GIACOMO LUCENTE – Fiab Pisa

Modera l’incontro la presidente di FIAB Pisa, Leonora Rossi.

Durante l’incontro saranno presentate due anteprime:

  • il coordinatore di FIAB Toscana Alberto Paggetti presenta la Ciclostaffetta lungo l’Arno organizzata dal coordinamento,
  • proiezione del cortometraggio “La ciclopista del Trammino” di Stefano Alpini.

Il convegno è patrocinato dalla Provincia di Pisa e dal Comune di Pisa.

L’erba del vicino

Il servizio di 50Canale sulla polemica.

In questi giorni l’erba alta sulla ciclabile sull’argine dell’Arno è stata oggetto di una bizzarra polemica tra l’opposizione e la maggioranza che governa il comune della vicina Cascina.

In fondo si tratta di una questione di lana caprina: il problema infatti non è tanto l’erba più o meno alta, ma il fatto che la cosiddetta ciclabile è di qualità scadente, sia per quanto riguarda l’ampiezza, sia soprattutto per il fatto di non essere asfaltata. Di conseguenza la “ciclabile” è poco usata, difficilmente manutenibile, e basta poco perché diventi impercorribile. Dovrebbe quindi essere chiaro a tutti che realizzare piste come questa è uno spreco di denaro pubblico.

Il problema è che nel comune di Cascina si continuano a progettare ciclabili di bassa qualità, e ciò  avviene perfino nel caso del tratto (in costruzione) della ciclopista dell’Arno, un’opera che la Regione Toscana classifica come infrastruttura strategica, da realizzare con “fondo composto da cassonetto, sottofondo e finitura in asfalto”.
Il fondo del tratto di Cascina è invece in ghiaino e polverone di cava posato in golena senza alcun sottofondo. Di conseguenza la pista avrà poca scorrevolezza, sarà fangosa d’inverno, polverosa  d’estate. Un percorso divertente per la mountain bike, ma inidoneo alla mobilità ciclistica, anche perché destinato a essere inghiottito dalla vegetazione, come accade ora al tratto sull’argine.

La colpa di questo nuovo spreco di soldi pubblici è trasversale: il progetto è stato impostato (male) dalla precedente amministrazione e viene portato avanti, senza essere corretto, dall’amministrazione attualmente in carica.

Nei mesi più piovosi, è inevitabile che l’erba cresca, ma questo non è certo un problema per le ciclabili di qualità. Basti infatti pensare all’esempio virtuoso della pista del Trammino tra Pisa e Marina, dove a fine aprile era possibile godere della rigogliosa fioritura primaverile senza che ciò compromettesse la percorribilità della pista.

Erba alta e rigogliose fioriture sul bordo della pista del trammino: no problem!

Un’occasione da non perdere

Un rendering della nuova rotatoria.

Lo scorso settembre FIAB Pisa aveva chiesto che la rotatoria in progetto di fronte alla LIDL di Ghezzano prevedesse un anello ciclopedonale esterno.
Rileviamo con soddisfazione che le nostre sollecitazioni sono state parzialmente accolte: il progetto della nuova rotatoria prevede tre   attraversamenti ciclopedonali (due sulla Vicarese e su via Lorenzo il Magnifico).


Purtroppo però, al momento, il progetto ancora non prevede la chiusura dell’anello ciclopedonale su via dei Condotti, che attualmente è l’unica ad avere già un percorso ciclopedonale. Sarebbe un vero peccato non approfittare di questo importante intervento per dare continuità al percorso ciclopedonale lungo l’acquedotto Mediceo.

Chiediamo pertanto alla Provincia e al Comune di San Giuliano di migliorare il progetto inserendo l’attraversamento mancante, così da realizzare un anello ciclopedonale completo e da porre le basi per la riqualificazione di un percorso già molto frequentato quale è la pista ciclopedonale della via dei Condotti.

Il Tirreno-Pisa, 5mag2021

Un richiamo alla concretezza

Torna alla ribalta la fantasia del ponte ciclopedonale di Uliveto, salutata oggi con favore dai sindaci di Vicopisano e di Cascina, i quali per realizzarla si prefiggono di utilizzare i fondi regionali della Ciclopista dell’Arno.

Peccato però che i fondi regionali debbano servire appunto a completare la ciclopista dell’Arno, progetto che tanto sulla sponda di Cascina quanto su quella di Vicopisano è ancora molto indietro.

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Per completezza …

Sulla necessità di manutenzione di alcune piste ciclabili di Pisa abbiamo già detto; considerazioni analoghe si possono fare sulle (poche) ciclabili nel Comune di San Giuliano Terme. Qui sembra anzi che il concetto di manutenzione sia totalmente sconosciuto; di conseguenza, dato che nel comune di San Giuliano quasi tutte le piste esistenti risalgono a più di dieci anni fa, la situazione è mediamente ancora peggiore che a Pisa.

Per esempio la ciclabile sul vialone del CNR è ormai impercorribile in bici, dato che il manto è stato semidistrutto dalle radici della siepe di oleandri. Anche qui, quando anni fa sono state riasfaltate le corsie delle auto la ciclabile è stata “dimenticata”.

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