Categoria: Ciclopista Arno (Pagina 1 di 2)

Ciclabili asfaltate in zone golenali

Nel question time all’ultimo consiglio comunale l’assessore Dringoli ha affermato che sul tratto di argine tra il ponte di Riglione e il tondo delle Piagge non si potrebbe realizzare una pista ciclabile asfaltata a causa di un veto del genio civile regionale, contrario a priori all’uso dell’asfalto nelle zone golenali.

A noi pare che questa versione sia inesatta, in quanto non ci risulta alcun divieto assoluto all’uso dell’asfalto: gran parte delle più famose piste ciclabili europee ed italiane si trovano in golena o su argini, e sono perfettamente asfaltate. E la Toscana non fa eccezione: a Grosseto è stata autorizzata l’asfaltatura del tratto di pista che corre sull’argine nord dell’Ombrone fino al ponte ciclopedonale; ancor più vicino a noi, nel comune di Calcinaia, il genio civile ha autorizzato l’asfaltatura di un tratto di ciclabile in golena. proprio per un tratto della ciclopista dell’Arno.

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Il percorso che unisce

La ciclostaffetta dell’Arno ha avuto un grande successo sia per la partecipazione degli staffettisti, sia per i numerosi incontri istituzionali organizzati. Domenica lo stesso assessore regionale Stefano Baccelli ha partecipato alla tappa conclusiva, pedalando da Empoli a Firenze, dove gli staffettisti che arrivavano da Pisa hanno incontrato quelli partiti sabato dal Casentino.

Il fine dell’iniziativa è quello di promuovere il completamento e la valorizzazione della Ciclopista dell’Arno, un’infrastruttura con una duplice vocazione: utile per gli spostamenti giornalieri e volano per il cicloturismo.

E’ stata anche un’occasione per verificare la qualità delle tratte realizzate e per chiedere azioni di miglioramento che rendano l’infrastruttura più attrattiva, durevole e sicura: asfaltatura, alberature, illuminazione dei tratti urbani, e costante manutenzione.

Una carrellata di immagini per raccontare due giorni e mezzo densi di incontri.

Venerdì 24 giugno: pre-staffetta tra Livorno e Pisa


Incontro con l’assessora di Livorno, Giovanna Cepparello
Venerdì: l’assessore Massimo Dringoli saluta gli staffettisti a San Piero a Grado

Sabato 25 giugno: Pisa-Cascina-Calcinaia-Pontedera-Empoli

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Bici + visibili = città + vivibili

La pista del Trammino è certamente la più popolare e più frequentata di Pisa; sarebbe forse anche la più sicura se non ci fossero delle vere e proprie falle in corrispondenza di alcuni incroci urbani.

Per sollecitare una maggiore attenzione al problema della sicurezza degli incroci, FIAB Pisa ha fatto un flash mob sabato scorso, andando sul posto per mostrare qual è il problema, e per mostrare che spesso basterebbe poco a mettere in sicurezza gli attraversamenti. Basta volerlo.

Rendere le bici più visibili agli incroci è certamente vitale per i ciclisti, ma anche è un intervento che permette a chi va in auto di guidare più tranquillo.

Simulazione ampliamento marciapiede in via di Balduccio.

Ultimo, ma non per importanza: eliminare le falle rendendo le piste ciclabili assolutamente sicure è un intervento indispensabile per convincere a passare alla bici tutte quelle persone (e sono numerose) che usano l’auto anche su brevi percorsi, in quanto sembra essere l’unica opzione sicura.

Troupe ciclotrasportata

Ciclostaffetta Arno 2022

Tutte le informazioni per partecipare sono reperibili sul volantino. Ricordatevi di comunicare la vostra partecipazione entro giovedì 23 giugno, scrivendo un mail a giacomo@fiabpisa.it

Quattordici anni dopo la prima ciclostaffetta Arno del 2008, il coordinamento FIAB della Toscana ripropone l’iniziativa, allo scopo di toccare con mano i progressi degli ultimi anni, e per esaminare quali siano ancora le criticità da risolvere per completare l’opera.

Ciclostaffetta Arno 2008: foto di gruppo

La ciclostaffetta Arno 2022 inizia sabato 25 giugno con due gruppi di ciclisti, uno in partenza da Pisa e uno dal Casentino, che pedaleranno fino a incontrarsi domenica 26 giugno a Firenze. Lungo la via sono previsti incontri on the road con gli amministratori dei comuni attraversati dalla ciclostaffetta.

In particolare il gruppo di Pisa pedalerà sabato fino a Empoli (dove è possibile pernottare – anche se ci sono posti limitati) per poi ripartire domenica mattina alla volta di Firenze. Ritorno in treno.

Ciclopista Arno: a che punto siamo?

RIASCOLTA GLI INTERVENTI
Leonora Rossi
Video sulla ciclopista del “trammino”
(tratto finale della ciclopista Arno)
Giovanni Cardinali
Giacomo Lucente
Massimo Dringoli
Alberto Paggetti
Massimiliano Angori

Il 1 aprile 2022 si terrà un convegno per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto della Ciclopista dell’Arno in Provincia di Pisa.

L’evento si terrà in presenza nell’auditorium Maccarrone (via C.Battisti 14, Pisa), ma si potrà seguire anche a distanza sul canale YouTube di FIAB Pisa.

Dato che i posti in sala sono limitati, per la partecipazione in presenza, oltre al GreenPass, è necessario prenotarsi usando il modulo online.

  • MASSIMILIANO ANGORI – Presidente Provincia di Pisa
  • MASSIMO DRINGOLI – Assessore alla mobilità Comune di Pisa
  • GIOVANNI CARDINALI – Gruppo tecnico nazionale Fiab
  • GIACOMO LUCENTE – Fiab Pisa

Modera l’incontro la presidente di FIAB Pisa, Leonora Rossi.

Durante l’incontro saranno presentate due anteprime:

  • il coordinatore di FIAB Toscana Alberto Paggetti presenta la Ciclostaffetta lungo l’Arno organizzata dal coordinamento,
  • proiezione del cortometraggio “La ciclopista del Trammino” di Stefano Alpini.

Il convegno è patrocinato dalla Provincia di Pisa e dal Comune di Pisa.

Più alberi, più bici (e meno traffico)

Tempismo perfetto: proprio nei giorni in cui si svolge la COP26, il Comune di Pisa propone un costoso fast-park multipiano da realizzare sul litorale, arrivando addirittura a chiedere alla Regione di finanziarlo.

E’ incredibile che, per l’ennesima volta, si proponga di impegnare milioni di euro per interventi che non fanno altro che incrementare il traffico (oltre a deturpare il paesaggio). Per riqualificare il litorale si deve guardare in direzione diametralmente opposta: è necessario promuovere modalità di spostamento alternative all’auto privata quali il trasporto pubblico e la bici.

A questo scopo la pista del trammino ha dimostrato di essere un asset formidabile, capace non solo di cambiare le abitudini di molti pisani, ma anche di intercettare la domanda latente di cicloturismo, un settore con enormi potenzialità, che a fronte di  un impatto ambientale nullo attira presenze anche fuori dai mesi estivi, allungando la stagione.

Bisognerebbe quindi destinare tutte le risorse disponibili per completare quanto prima il tratto pisano della ciclabile Tirrenica verso Livorno, mantenendo gli standard qualitativi che hanno determinato il successo della pista del trammino nel tratto fino a Marina.

Un tratto ben ombreggiato della pista del trammino

Ultimo, ma non per importanza, è necessario e urgente alberare la ciclabile tra Pisa e Marina: un tragitto ombreggiato è più piacevole e godibile anche nelle ore centrali delle giornate estive.
Per promuovere la piantumazione di alberi lungo la pista del trammino FIAB Pisa ha lanciato una raccolta di firme, e sabato prossimo sarà presente  con un banchino in Largo Ciro Menotti. Per andare verso un futuro più verde servono più alberi, ma soprattutto meno auto e più bici.

L’erba del vicino

Il servizio di 50Canale sulla polemica.

In questi giorni l’erba alta sulla ciclabile sull’argine dell’Arno è stata oggetto di una bizzarra polemica tra l’opposizione e la maggioranza che governa il comune della vicina Cascina.

In fondo si tratta di una questione di lana caprina: il problema infatti non è tanto l’erba più o meno alta, ma il fatto che la cosiddetta ciclabile è di qualità scadente, sia per quanto riguarda l’ampiezza, sia soprattutto per il fatto di non essere asfaltata. Di conseguenza la “ciclabile” è poco usata, difficilmente manutenibile, e basta poco perché diventi impercorribile. Dovrebbe quindi essere chiaro a tutti che realizzare piste come questa è uno spreco di denaro pubblico.

Il problema è che nel comune di Cascina si continuano a progettare ciclabili di bassa qualità, e ciò  avviene perfino nel caso del tratto (in costruzione) della ciclopista dell’Arno, un’opera che la Regione Toscana classifica come infrastruttura strategica, da realizzare con “fondo composto da cassonetto, sottofondo e finitura in asfalto”.
Il fondo del tratto di Cascina è invece in ghiaino e polverone di cava posato in golena senza alcun sottofondo. Di conseguenza la pista avrà poca scorrevolezza, sarà fangosa d’inverno, polverosa  d’estate. Un percorso divertente per la mountain bike, ma inidoneo alla mobilità ciclistica, anche perché destinato a essere inghiottito dalla vegetazione, come accade ora al tratto sull’argine.

La colpa di questo nuovo spreco di soldi pubblici è trasversale: il progetto è stato impostato (male) dalla precedente amministrazione e viene portato avanti, senza essere corretto, dall’amministrazione attualmente in carica.

Nei mesi più piovosi, è inevitabile che l’erba cresca, ma questo non è certo un problema per le ciclabili di qualità. Basti infatti pensare all’esempio virtuoso della pista del Trammino tra Pisa e Marina, dove a fine aprile era possibile godere della rigogliosa fioritura primaverile senza che ciò compromettesse la percorribilità della pista.

Erba alta e rigogliose fioriture sul bordo della pista del trammino: no problem!

Zona Gialla

domenica 16 maggio dalle 9.30 alle 12.00 ci troverete sulla pista del Trammino alla ex stazione di San Piero con la nostra cargo bike e la nostra ciclofficina, per consigli e piccole riparazioni.  Come al solito, sarà possibile iscriversi, rinnovare l’adesione a FIAB Pisa ed avere informazioni sulle iniziative in corso.

L’iniziativa verrà ripetuta anche a giugno e luglio:
domenica 13 giugno
domenica 11 luglio

Un richiamo alla concretezza

Torna alla ribalta la fantasia del ponte ciclopedonale di Uliveto, salutata oggi con favore dai sindaci di Vicopisano e di Cascina, i quali per realizzarla si prefiggono di utilizzare i fondi regionali della Ciclopista dell’Arno.

Peccato però che i fondi regionali debbano servire appunto a completare la ciclopista dell’Arno, progetto che tanto sulla sponda di Cascina quanto su quella di Vicopisano è ancora molto indietro.

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Una questione di governance

La legge 366/98 prevede che ogni nuova infrastruttura stradale sia dotata di pista ciclabile; la stessa legge stabilisce che la realizzazione di interventi per garantire la mobilità ciclistica debba avvenire anche in occasione di lavori di manutenzione straordinaria di strade o di altre opere viarie. Si tratta di una norma importante e innovativa, che non a caso è stata inserita nel Codice della strada (con gli articoli 13 e 14 del CdS). Ma, in fondo, si tratta anche di una norma di buon senso, perché induce l’amministratore a realizzare le opere necessarie alla mobilità ciclistica contestualmente ad altri lavori, risparmiando.

Porta a Mare 2012-2016: lo sviluppo ciclabile del quartiere, visto da googleearth

Al contrario, quando questa norma rimane lettera morta, le opere realizzate per agevolare il traffico automobilistico si trasformano in ostacoli o veri e propri pericoli per chi pedala.

La pesante eredità degli errori del passato: il sottopasso delle Cascine, privo di pista ciclabile
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